Intervista a Dan Houser su GTA V
Come promesso la settimana scorsa, il website videoludico Multiplayer.it ha pubblicato un'intervista esclusiva a Dan Houser, vice presidente della sezione creativa di Rockstar Games. Consigliamo la lettura dell'intervista, dalla quale sono emersi un paio di piccoli nuovi dettagli ed ulteriori conferme su informazioni pubblicate nelle anteprime ed interviste dei giorni scorsi.
[...] Nel free roaming i giocatori potranno cambiare personaggio quasi sempre a loro discrezione e questa cosa aumenta esponenzialmente la loro libertà nel mondo di gioco. Inoltre non sapendo cosa sta facendo il personaggio quando decidi di controllarlo, siamo anche in grado di offrire un certo margine di sorpresa. Potrebbe stare guidando, oppure essere su un lettino a farsi fare un tatuaggio o semplicemente in giro per le strade. Come risultato sembrerà al giocatore di entrare realmente nelle loro vite. [...]
[...] Poi volevamo aggiungere un protagonista più giovane perché pensavamo che fosse molto interessante anche scoprire e sperimentare la gavetta della vita criminale. Poteva essere interessante vedere l'evoluzione di un personaggio del genere. Franklin è questo personaggio. Ha tra i venti e i trenta anni, vorrebbe andare avanti con la sua vita ma è ancora troppo legato a una serie di amici che condividevano la sua vita da giovane gangster. [...]
[...] Non appena abbiamo delineato i protagonisti abbiamo capito subito come farli interagire tra loro e farli finire nei guai. Non ho un personaggio preferito. Sono tutti splendidi personaggi con abilità e capacità ben specifiche e sono convinto che i giocatori li adoreranno.
[..] Volevamo che GTA V sembrasse allo stesso tempo molto diverso dal solito ma anche molto GTA. Doveva essere un titolo action e combinare quanto fatto nelle migliori missioni di San Andreas, GTA IV, Lost and Damned, Ballad of Gay Tony e alcune sezioni di Red Dead Redemption, stando bene attenti al fluire del gioco e al fatto che tutto sia sempre molto differente dal solito.
Come mai storicamente GTA non ha mai avuto per protagonista un personaggio femminile? Tra l'altro in questo quinto capitolo, con tre personaggi principali non c'era proprio spazio per una donna?
[...] Durante la creazione del progetto e dell'ambientazione, oltre che della storia, sono venuti fuori Michael, Franklin e Trevor. Sarebbe stata necessariamente una forzatura trovare spazio per una donna e saremmo stati costretti a fare modifiche da qualche parte con conseguenze sulla trama e su Los Santos.
Come mai da quando GTA è passato al 3D, ormai più di dieci anni fa, non è mai stato ambientato un capitolo in Europa? [...]
Non posso nasconderti che in più di un'occasione durante il processo creativo che porta alla nascita di un nuovo capitolo di GTA sia venuta fuori qualche ambientazione europea ma poi veniva periodicamente accantonata perché ci siamo sempre resi conto che il DNA di Grand Theft Auto è prettamente americano. Ambientare il gioco al di fuori degli Stati Uniti potrebbe sicuramente dare la luce ad un ottimo gioco d'azione ma non sarebbe GTA. Un caso esemplare è Max Payne: un eccellente action ambientato per gran parte al di fuori del suolo americano. Il DNA della serie è fortemente americano perché legato a un certo tipo di cultura delle armi, della polizia, degli ambienti, delle macchine che sono tipici degli USA. In particolare l'obiettivo di GTA V è quello di creare un'America ancora più iconica rispetto a quanto fatto in passato per limitazioni di tipo sia tecnico che narrativo.
Ringraziamo Pierpaolo Greco, autore dell'anteprima e dell'intervista presentata sopra, per aver citato il nostro sito durante l'appuntamento della Superdiretta di Venerdì. Ricordiamo inoltre ancora una volta che il riferimento delle 25 ore citato nell'anteprima della settimana scorsa è relativo alla storyline di Red Dead Redemption, da cui l'autore ha desunto il numero di ore stesso. Non si tratta dunque di un numero preciso comunicato da Rockstar Games.
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